Popoli indigeni e global change: la verità più scomoda

LA VERITÀ PIÙ SCOMODA DI TUTTE: CAMBIAMENTI CLIMATICI E POPOLI INDIGENI.

Aula Magna del Museo delle Scienze, via Calepina, 14 – 38122 Trento

giovedì 29 marzo, ore 20.30

con Francesca Casella, direttrice Survival Italia, modera la giornalista Maddalena Di Tolla Deflorian

con la collaborazione di Legambiente Trento

per informazioni sulla conferenza: 349 2302344 (Di Tolla Deflorian)

per interviste con Francesca Casella: (+39) 02 8900671, sede di Milano

per info www.survival.it


l Museo delle Scienze e Survival Italia, in collaborazione con Legambiente Trento, propongono per giovedì 29 marzo alle 20.30 la conferenza “La verità più scomoda di tutte: cambiamenti climatici e popoli indigeni”. Con la partecipazione di Francesca Casella, direttrice Survival Italia. Modera la giornalista Maddalena Di Tolla Deflorian.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito delle proposte collegate a “Planet under pressure”, la più importante conferenza internazionale prima di Rio+20 che si terrà a Londra dal 26 al 29 marzo 2012. Nel corso dei tre giorni, musei e science centre in tutto il mondo organizzeranno ben 150 eventi per condividere i temi della conferenza e i suoi risultati con il pubblico generico.

Pur essendo coloro che hanno contribuito di meno ad alimentare i cambiamenti climatici e a determinare le grandi trasformazioni ambientali, tuttavia i popoli indigeni ne sono i più colpiti. E oltretutto, oggi si vedono anche violare i loro fondamentali diritti nel nome dell’ambiente e delle misure di mitigazione.

Oltre 370 milioni di persone appartengono ancora oggi ai popoli indigeni, in tutti i continenti, anche in Europa. Spesso no n vedono riconosciuti i loro diritti umani e territoriali.

Di queste persone, circa 150 milioni appartengono in senso stretto ai popoli tribali: popoli con lingue, culture e organizzazione sociale completamente distinte da quelle dei paesi che li circondano; tribù in larga misura autosufficienti, ma totalmente dipendenti dalle risorse del loro territorio e dai loro ecosistemi.

Spesso i loro diritti sono pesantemente violati, per depredarne le risorse e purtroppo anche per produrre biocarburanti, che per noi occidentali rischiano di diventare una oscura forma di green washing.

Eppure, nonostante i massacri dei secoli scorsi e contro ogni previsione, loro ci sono ancora, con le loro millenarie culture, la loro spiritualità, con le loro differenze. Survival International, che ha sede anche in Italia, a Milano, difende e promuove da oltre 40 anni i loro diritti.

Nella conferenza di giovedì 29 marzo, presso l’Aula Magna del Museo delle scienze, la direttrice della sezione italiana, Francesca Casella, illustrerà la situazione generale dei popoli indigeni e tribali e poi racconterà alcune vicende specifiche, con l’ausilio di alcuni video emozionanti.

Casella illustrerà anche i contenuti della Convenzione ILO 169 (si allega), che l’Italia non ha ancora ratificato. La 169 è una convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), un’agenzia delle Nazioni Unite, e costituisce la più importante legge internazionale sui popoli tribali. I governi che la ratificano si assumono formalmente l’obbligo di rispettarla.

La Convenzione riconosce i diritti di proprietà della terra dei popoli tribali e stabilisce che essi debbano essere consultati ogniqualvolta vengono varati leggi o progetti di sviluppo che possono avere un impatto sulle loro vite. La 169 riconosce, inoltre, le pratiche culturali e sociali dei popoli tribali, garantisce il rispetto delle loro tradizioni e chiede che le loro risorse naturali vengano protette. Pertanto, costituisce uno strumento di vitale importanza per la difesa dei popoli indigeni di tutto il mondo.