Da lunedì arriva in tutti i Paesi europei il divieto di testare i prodotti cosmetici sugli animali. Una scelta di civiltà e di ragionevolezza. Perché le alternative ci sono.
Una data da ricordare: da lunedì 11 marzo entra finalmente in vigore il divieto, totale e per tutto il territorio comunitario, di testare ingredienti e prodotti cosmetici su animali, e di commercializzarli.
Il divieto imposto nell’Unione Europea è una pagina importante a livello mondiale per il superamento dei tanti, troppi, e troppo spesso inutili esperimenti fatti sulla pelle degli animali. Finalmente le aziende cosmetiche utilizzeranno gli altri metodi per testare i vari prodotti. La dimostrazione, per tutti i settori che continuano, invece, ad utilizzare lo strumento della sperimentazione sugli animali, che si può fare diversamente.
Sono ancora troppi in tutto il mondo gli animali inutilmente usati come cavie da laboratorio, senza con ciò garantire maggiore sicurezza per salute, animali e ambiente. Ci auguriamo pertanto che il divieto imposto dall’Ue alle imprese cosmetiche, settore all’avanguardia nella ricerca senza utilizzo di animali, apra una profonda riflessione anche negli altri Paesi, negli altri settori economici e ancor più nel mondo della ricerca affinché capiscano ciò che i cittadini chiedono loro: ossia maggiore rispetto per gli animali e garanzia di solidità e ripetibilità di nuove conoscenze, cosa che la sperimentazione animale sempre più spesso non offre. L’Europa lo ha capito, ora spetta agli altri Paesi rompere questo tabù e perseguire la strada dell’innovazione.