SELVA, la CAVALLA SALVATA DA UNA BRUTTA FINE, E ROCCO IL PITTBULL ANZIANO

Cavalli, cani, gatti, rospi, animali selvatici di vario genere (in primis orsi, lupi, linci, gipeti, galli cedroni emblemi dell’ecosistema alpino): cerchiamo di occuparcene come possiamo. le nostre sono azini dirette di orescue, azioni politiche, di sensibilizzazione. Perché gli animali sono una parte importantissima dell’ambiente e della nostra vita e della nostra storia. Perché randagismo, maltrattamenti, circhi, sperimentazione sugli animali, caccia, migrazioni e molto altri sono problemi e questioni rilevanti di cittadinanza. Perchè milioni di persone vivono con un animale, perché essi sono parte della nostra economia (nel bene e nel male), perchè la sensibilità verso i loro diritti e problemi cresce costantemente nel  nostro paese. Ecco due delle loro storie, emblematiche dei maltrattamenti subiti da migliaia di animali e di quello che uniti possiao fare per cambiare.

Selva è una bella cavalla grigia (anche se il colore che appare è bianco!), di circa 25/30 anni di età.

Legambiente l’ha adottata nel maggio 2013, salvandola da un’asta dall’esito incerto.

Nel 2012 la cavalla era stata trovata dai forestali della stazione di Trento, detenuta in campagna sopra la città, in condizioni pessime, sempre rinchiusa, con le unghie malmesse e molto sofferente, malnutritia e non socializzata con altri cavalli. Dopo il sequestro disposto dalla magistratura, è arrivato un decreto di condanna penale per il proprietario.

Selva è stata quindi confiscata ma, dopo che era vissuta presso il vivaio forestale di Trento, in località Casteller, accudita dai forestali, purtroppo la Procura di Trento aveva deciso di mandarla all’asta, in modo per noi del tutto incomprensibile, senza nemmeno provare ad affidarla ad una associazione.

Siamo quindi intervenuti e l’abbiamo riscattata, chiedendone l’affido in proprietà. Il 14 maggio 2013 la nostra cavalla è stata trasferita presso l’associazione Il sogno Cheyenne, dove trascorrerà i prossimi anni della sua vecchiaia in totale riposo, senza maltrattamenti e senza essere sfruttata nè montata.

Le abbiamo dedicato un percorso di linguaggio del branco e di relazione soft, per poter interagire con lei, che aveva molte  paure cupe dell’uomo. Oggi Selva è un animale che comunica e convive serenamente con cavalli e umani.

Abbiamo bisogno del vostro aiuto per mantenerla. Il costo del fieno e delle cure veterinarie e di assicurazione si aggira sui 1.500 euro all’anno. Alla data del 01 maggio 2014 avevamo raccolto 1500 euro, fra donazioni dei membri del nostro direttivo e le vostre generose donazioni. In febbraio 2014 Selva si è ammalata, è quasi morta. L’abbiamo salvata, le regaleremo ancora mesi o forse (speriamo) ancora un intero anno di serenità e libertà. Ci serve ancora il vostro aiuto!

Se desiderate aiutarci, potete farci una donazione con la causale “cavalla Selva” sul nostro conto corrente postale

 70729082IBAN IT-97- I-07601-01800-000070729082- paypal su alpinatura@legambientetrento.it, causale “cavalla Selva” oppure per cani ogatti con causale “cani” o “gatti” o in generale “animali”

Avvisateci con una mail della vostra donazione, per aggiornare il file e per ringraziarvi.

Selva oggi, felice in un branco di cavalli in Piné

 

Selva in inverno, ancora molto deperita    

In viaggio verso il futuro!

 E al rifugio, presso l’associazione Il sogno Cheyenne

 

Abbiamo anche preso in carico Rocco, un anziano pittbull che era vissuto per dieci anni in un brutto canile della Puglia, da dove mai usciva. Lo abbiamo fatto rinascere! Oggi Rocco vive felicemente adottato presso nua famiglioa di Trento. Dopo di lui, sono arrivate anche due cagnette dalla Puglia, Nia e Bianca, entrambe veolcemente adottate pe la loro bellezza e il loro buon carattere. 

Dopo di loro abbiamo contribuito a salvare il destino di altri cani e gatti, fra cui Nia, Bianca, Brando e Bimba, tutti cani pugliesi. La Puglia è infatti una regione dove accanto al radnagismo endemico, endemici sono anche inerzia e inettitudine della Regione stessa e dello Stato. I canili e le strade sono pinei di caniabbadnonati, malati, disperati. I volontari sono spesso lasciati soli a combattere per salvare quanti più cani e gatti è possibile. Anzi, spesso i volontari sono addirittura ostacolati dalle stesse istituzioni che sarebbero preposte ad aiutare gli animali, a prevenire le zoonosi e a trovare adozione per i cani e i gatti.