Legambiente chiede al Consiglio Comunale di Trento. di approvare la Variante per opere pubbliche al PRG nel punto in cui prevede la localizzazione a Camparta del Canile Comunale.
Si chiede di approvare la collocazione con l riserva di una ulteriore istruttoria informativa, e al tempo stesso di aprire un’azione di dialogo con la cittadinanza dell’area interessata per spiegare come sarà realizzata l’opera e cogliere eventuali problemi e criticità o suggerimenti migliorativi.
Al tempo stesso sarà sempre possibile valutare eventuali altre migliori collocazioni, che però al momento non vediamo e rischiano di divenire un’alibi per non decidere nulla di buono.
I motivi di opposizione addotti dalla Circoscrizione e da alcuni movimenti politici sempre in cerca di facili effetti di piazza, sono infondati: si è detto che il canile provocherebbe troppo rumore, odori sgradevoli e traffico e che costerebbe troppo.
Non è vera nessuna di queste affermazioni: una valutazione acustica è già stata fatta nel canile esistente – che si tenga presente non era progettato al meglio – e l’esito è che il canile non è un luogo che produca eccessivo rumore verso l’esterno, inoltre in ogni caso nella nuova struttura sarà possibile progettare e costruire opere adeguate di efficacie abbattimento acustico verso l’esterno. Il nuovo canile è pensato come luogo dove non vi saranno motivi di stress per i cani, di conseguenza non vi saranno nemmeno le drammatiche scene di rumorosa tensione che forse qualcuno conosce per altri canili mal progettati e mal gestiti altrove.
In secondo luogo i canili moderni ben gestiti (come quello finora ottimamente gestito prima dall’associazione Pan Eppaa, successivamente dall’associazione Lega per la difesa del Cane), non procurano affatto odori sgradevoli, poichè i cani sono animali puliti per natura e comunque simili strutture sono luoghi puliti e ben tenuti.
In terzo luogo, risulta del tutto ridicolo e abnorme, del tutto fuorviante, addurre un ipotetico traffico intenso indotto da un canile: oggi le visite durante la settimana al canile sono nell’ ordine di una decina al giorno e non molto più nel fine settimana. Anche con il nuovo Parco degli animali, che si intende costruire, il traffico resterà assolutamente limitato e sopportabile.
Inoltre rientra nelle buone pratiche che il Comune da tempo persegue favorire l’uso dei mezzi pubblici, che saranno sicuramente promossi anche per questo tipo di uso del territorio.
Sono ben altri i veri attrattori di traffico, come i centri commerciali o le nuove strade scorrevoli e veloci.
Legambiente ricorda che attualmente e dopo lunghe ricerche degli ultimi anni, non esistono nel Comune di Trento altre aree idonee per collocare il canile, e che in nessun caso è accettabile, per motivi futili o infondati egoismi individuali e di piccole comunità, destinare un’area inadeguaata ai cani, ai lavoratori e volontari del canile, ai visitatori.
Per quanto attiene ai costi, crediamo invece che spendere denaro per un parco degli animali, dove recuperare in modo civile animali abbanndonati, fare educazione e sensibilizzazione ai diritti degli animli e alla relazione con essi, sia una spesa ottima e costruttiva. Ben altre sono le spese pubbliche sbagliate di cui certi politici demagogici dovrebbero preoccuparsi: inutili finanziamenti agli impianti di sci in perdita, l’eccessiva cementificazione del territorio a spese del contribuente, finanziamenti assurdi a lobbie e corporazioni varie, manifestazioni esagerate e discutibili.
Ricordiamo al Consiglio Comunale che l’idea è di ampio respiro, si tratta di costruire non solo un canile degno della civiltà della città capoluogo del ricco Trentino, ma anche un Parco dove fare didattica, educazione, cultura, formazione, e ospitare, per la gioia dei bambini, varie specie di animali domestici che l’uomo non sa trattare e custodire.
L’urbanistica è un arte, il Consiglio Comunale deve decidere per il bene comune, qui compreso quello degli animali, e con lungimiranza.
Troppe volte Trento è rimasta ostaggio di una opacità decisionale e progettuale sulle funzioni del territorio, rinunciando all’esercizio della politica per la cosa pubblica a causa di faziosità, egoismi, trascuratezza.
Legambiente Trento