Legambiente esprime la propria contrarietà al progetto di downhill, previsto sulla pista da sci del Palon sul Monte Bondone, progetto che a breve arriverà in discussione in Giunta Comunale a Trento.
La pratica del downhill ha un impatto ambientale notevole sui tracciati dove si svolge.
Non corrisponde certamente ad una visione sostenibile della fruizione del territorio montano.
I tracciati delle piste da sci già soffrono dell’innevamento artificiale e dell’azione dei mezzi battipista, con gli esiti in termini di perdita di naturalità, biodiversità e paesaggio che ben conosciamo.
Portare un ulteriore fattore di degrado ambientale è inaccettabile.
Il modello di turismo che Legambiente ritiene sensato per il Bondone è quello alto-atesino (pur con i suoi errori e limiti): natura, identità, ospitalità ma anche senso del limite.
Il rilancio del Bondone non passa affatto dal consentire tutto, semmai il rilancio di una località turistica alpina oggi passa dal contrario: forte identità, regole certe, offerta ampia ma di attività compatibili con
l’ambiente e sostenibili.
Il Bondone può e deve diventare una stazione turistica modello: attività sostenibili, turismo dolce,
mobilità intelligente, energie pulite, territorialità.
Il downhill non rientra in questa visione.